spazio per l'infanzia solesale

 

 

 

24 bambini

grandi sale luminose

supervisione continua

scarica il volantino

 

Il progetto Famiglie Insieme si realizza allo Spazio per l'infanzia SoleSale e ospita 24 bambini dai 12 mesi ai 36 mesi, seguiti da 5 educatrici/operatrici qualificate che lavorano sotto la supervisione di una coordinatrice, una pedagogista e di una psicologa.

 

Le attività si svolgono dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00.

 

Le famiglie possono scegliere tra un orario mattutino dalle 8.00 alle 12.30 o un orario prolungato dalle 8.00 alle 14.00 con la proposta di un pasto alle ore 12.30 circa e prolungamento delle attività, con uscita fra le 13.45 e le 14.00 o tra le 15.45-1600.

Lo spazio per l'infanzia Solesale è quindi organizzato in tre modalità:

 

 

 

 

moduli con orari differenti per ogni esigenza

 

Moduli solomattina con frequenza dalle ore 8.00 alle ore 12.30

Moduli con pranzo con frequenza fino alle 14.00

Moduli tempo prolungato con possibile frequenza fino alle 16.00 circa

Lo spazio SoleSale funge inoltre da pianeta centrale attorno al quale ruotano i moduli familiari come satelliti. Con cadenza settimanale, infatti, i nidi famiglia svolgono qui le attività mattutine, a rotazione e in coordinamento con i bambini ospitanti.

 
         
 

scoperta attraverso le attività


 programmazione didattico-educativa

 

Lo spazio per l'infanziaSoleSale si trova a San Vio, Calle Capuzzi, Dorsoduro 614
Le attività si svolgono negli spazi messi a disposizione dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Venezia.

Frequentare il nido SoleSale è per i bambini una grande scoperta.

Scoperta attraverso le attività e i giochi che gli educatori proporranno e al tempo stesso scoperta attraverso la relazione con gli altri bimbi, la progressiva confidenza con uno spazio nuovo a loro dedicato, il consolidamento di ritmi, rituali e abitudini.

Le attività proposte, illustrate nella programmazione didattico-educativa, si inseriscono in un discorso di apprendimento personale in continua interazione con l’ambiente fisico e relazionale.

Le finalità educative sono quelle relative alla conoscenza dei diversi materiali, al controllo delle capacità motorie, allo sviluppo della coordinazione occhio-mani, alla capacità di creare relazioni piacevoli, alla maturazione della propria autonomia e creatività.

 
         
 

conoscenza e fiducia attraverso le routine

la merenda

l'arrivo e il saluto

 

Vengono considerati di notevole importanza i momenti di routine (arrivo, merenda, cambio, saluto) al fine di instaurare un rapporto di conoscenza e di fiducia reciproca fra educatore e bambino.

I bambini, pur condividendo l’intero spazio e potendo liberamente scegliere tra le attività proposte, sono divisi in gruppi di 6 in base ad un criterio di età e di conoscenza pregressa dell’educatore o degli altri bambini.

Ogni gruppo o modulo di 6 bambini ha il suo educatore di riferimento che utilizza soprattutto alcuni momenti che presuppongono una interazione stretta tra educatore e bambino, per rafforzare il loro legame (i momenti della merenda, dell’igiene personale, dell’accoglienza e del saluto, della lettura e del canto, etc.)

I bambini e le bambine sono gradualmente incentivate a collaborare durante il cambio del pannolino, a fare da soli nell’uso del vasino e nel lavarsi le mani.

La merenda costituisce un rituale importante; tutto è quindi organizzato affinché questo momento della giornata si svolga in modo tranquillo, regolare e in modo che il bambino maturi e sviluppi la propria autonomia, anche con l’aiuto dell’educatore che contiene, aiuta, sostiene.

Una volta consolidata la capacità di restare seduti a tavola e mangiare da soli, tenendo sempre presente i tempi e i bisogni di ciascun bambino, l’autonomia potrà essere ulteriormente stimolata, proponendo ai bambini di collaborare per la preparazione e lo sparecchiamento.

L’arrivoe il saluto a fine giornata costituiscono due momenti importanti anche dal punto di vista della collaborazione tra educatore e genitore; maggiore sarà la loro armonia e la loro capacità di relazionarsi serenamente, più saranno positivi i momenti di permanenza al nido del bambino ma anche di distacco.

 
         
 

giornata strutturata ma non rigidamente organizzata

diversità e bisogni differenziati

 

La giornata deve essere il più possibile strutturata (questo non significa rigidamente organizzata). Tale strutturazione permette al bambino di riconoscersi in uno spazio, in un tempo e in un ritmo che via via diventa familiare e rassicurante.

La strutturazione della giornata da un lato tiene presenti le tappe evolutive di crescita di tutti i bambini e gli stili individuali di ognuno, dall’altro individua nelle scadenze della giornata una buona garanzia di sicurezza e di riconoscibilità.

La programmazione temporale del Nido, quindi, è volta al raggiungimento di un equilibrio tra la necessità di ricorsività che si traduce in punti di riferimento costanti, e l’opportunità della flessibilità che si propone come strumento in grado di tenere conto della diversità e dei bisogni differenziati.

 
         
 

schema di riferimento con routine laboratori e centri di interesse

 

A partire da questa importante premessa la giornata al nido SoleSale si articola secondo il seguente schema di riferimento:

8.00-9.30 arrivo e accoglienza - attività non strutturate

9.30-10.15 laboratori/centri di interesse

10.15-10.30 preparazione della merenda - pulizia personale

10.30-11.00 merenda e cambio

11.00-11.30 attività non strutturate

11.30-12.15 laboratori/centri di interesse

12.15-12.30 attività tranquille e di rilassamento - saluto per la prima uscita

12.30 pranzo

13.45-14.00 attività non strutturate - saluto per la seconda uscita

13.15 nanna

15.45-16.00 attività non strutturate - saluto per l'uscita

 
         
 

ambienti progettati per favorire le differenze e le autonomie, la relazione e la comunicazione

 

Questo schema viene rispettato a grandi linee anche nei nidi in famiglia con orari anticipati o posticipati a seconda delle necessità, ma stabiliti per tutto l’anno. Dovranno essere tenuti presenti nel calendario della giornata alcuni spazi di tempo: l’arrivo dei bambini (momento di risocializzazione e ambientamento), il gioco libero, le attività strutturate e organizzate (con preparazione e riordino e chiusura delle attività), lo spazio della merenda, attività di rilassamento e il saluto. Si terrà conto, inoltre, dei ritmi fisiologici del bambino, che nel pomeriggio richiedono maggiore tranquillità.

Il nido SoleSale e i nidi in famiglia sono entrambe progettati come un ambiente educativo che possa favorire lo sviluppo dell’autonomia, della comunicazione, della relazione e degli apprendimenti verbale e non verbali dei bambini e delle bambine che lo frequentano.

 
         
 

accoglienza per i genitori

materiale didattico selezionato accuratamente

guardare tutto con altri occhi

 

Naturalmente seguendo lo spirito e la filosofia di BarchettaBlu, vengono progettati e predisposti degli spazi di accoglienza per i genitori che possono essere presenti, per esempio, durante l’inserimento, le giornate di nido aperto e altri iniziative.

Il numero, la dimensione e la struttura delle ampie e luminose sale, garantisce il sostegno e il rispetto degli educatori dei diversi tempi di cui i bambini necessitano, la qualità delle proposte educative, la buona organizzazione dei momenti di routine e di laboratorio.

Il materiale didattico presente nelle sale ha tutti i requisiti adatti a permettere al bambino di esprimere la propria fantasia esplorando nel contempo il mondo che lo circonda.

I criteri di scelta del mobilio e degli altri oggetti favoriscono materiali semplici, non troppo delicati o elaborati, facilmente lavabili, di molti materiali, forme e colori.

In generale però gli educatori, insieme ai bambini, cercano di guardare tutto con altri occhi, in modo creativo, oltrepassando a volte la funzione usuale e caratteristica dell’oggetto.

Nell’organizzazione degli spazi, viene fatta molta attenzione a non esporre troppi giochi; ciò potrebbe creare una inutile confusione e probabilmente non si riuscirebbe ad apprezzare a sufficienza ogni singola proposta; il non esagerare in quantità è indispensabile; in caso contrario il bambino non riuscirebbe più ad apprezzare i singoli oggetti, si sentirebbe soffocato e inibito nell’esprimere la sua fantasia.

Il criterio cambia se si tratta di un gioco simile alle costruzioni, dove una maggiore quantità di pezzi disponibili, permette di dare più sfogo alla fantasia.

Queste regole generali sono fondamentali anche nell’organizzazione dello spazio nei nidi in famiglia.

Tutte le sale sono multifunzionali e modificabili a seconda delle attività. I mobili sono in parte dotati di ruote che permettono il loro spostamento e la riorganizzazione degli spazi.

 
         
 

spazi aperti e spazi strutturati

 

 

Le diverse aree si connotano come spazi aperti (lasciati volutamente aperti all’autonoma scelta del singolo bambino), spazi strutturati (dedicati esplicitamente ai singoli campi di esperienza previsti dalla programmazione) e centri di interesse (dedicati a contenuti trasversali rispetto ai campi di esperienza).

Gli spazi aperti vengono allestiti quotidianamente ed hanno una collocazione stabile nella stanza.

Possono essere utilizzati a piacere dal bambino e svolgono una funzione particolarmente importante durante i momenti della giornata dedicati al gioco libero individuale e di gruppo. I materiali di gioco vengono collocati all’interno di ceste aperte e basse che consentano la totale autonomia di scelta al bambino. Si tratta di:

Cesta dei colori (colori a cera; gessetti, matite, fogli di diverse dimensioni)

Cesta delle costruzioni (lego, incastri in legno, puzzle)

Cesta delle bambole (bambole, vestitini, pentoline, attrezzi da cucina, passeggini)

Cesta delle fiabe (libri, pupazzi e burattini, animali in pezza)

 
         
 

campi di esperienza e itinerari didattici

centri di interesse

ceste aperte e chiuse

 

Negli spazi strutturati vengono proposti i laboratori relativi ai singoli campi di esperienza programmati all’interno degli itinerari didattici (unità didattiche pensate dall’educatore in funzione di specifici obiettivi) e dei progetti didattici (messi a punto sulla base dei comportamenti dei bambini e dei modi da essi scelti per sviluppare i propri interessi).

I materiali dei singoli laboratori sono sistemati in valige o ceste chiuse in modo tale da essere estremamente maneggevoli e flessibili sul piano operativo e vengono proposti dall’educatore in base alla programmazione.

I centri di interesse sono specificatamente programmati per consentire e promuovere l’utilizzazione autonoma da parte dei bambini. Vengono proposti dall’educatore tenendo conto delle attività condotte nei laboratori rispetto ai quali possono costituire un’alternativa o una rielaborazione e un ampliamento autonomo delle esperienze.

I materiali e le attrezzature vengono organizzate all’interno di valige o ceste chiuse. Si tratta di:

Cesta della musica (percussioni; fischietti, maracas; strumenti musicali poveri o costruiti dagli educatori)

Cesta dei travestimenti (stoffe, cappelli, cravatte, calzature, pettini, abiti)

Cesta dei travasi (bottiglie, scolapasta, passini, cucchiai, mestoli, granaglie varie)

Cesta della cucina (formine, mattarelli, recipienti per la pasta di sale e di pane, coltellini, alimenti e scatole vuote di alimenti, granaglie, pasta)

 
         
 

progetto pranzo al solesale

aspetti nutrizionali e presentazione dei cibi

ambiente rilassato e confortevole senza modi sbrigativi

 

Il 4 febbraio 2008, dopo la conclusione dei lavori per l’allestimento di una piccola cucina al SoleSale, è finalmente iniziato il progetto Pranzo al SoleSale con la possibilità per i bambini del SoleSale di fermarsi per il pasto e poi fino alle 14.30.

I pasti preparati nella cucina di BarchettaBlu seguono dei menù stagionali con una programmazione settimanale.

Particolare attenzione viene data sia agli aspetti nutrizionali che alla presentazione dei cibi.

Al momento del pranzo una educatrice, appositamente formata, con un cappellone da cuoco, porta il carrello dei cibi; i bambini la aspettano con gioia e quando arriva guardano ciò che ha preparato e poi iniziano a mangiare: se per esempio il menù prevede riso con la zucca, ci sarà anche una zucca cruda che i bambini possono guardare e toccare; se per esempio il menù prevede pastina con pomodoro e basilico, i bambini potranno toccare e annusare anche alcune foglioline di basilico.

Il momento del pranzo rappresenta, per il bambino, un rito, un’occasione, cui si deve dare la massima importanza organizzando un ambiente rilassato e confortevole.

Nella situazione ideale il pranzo avviene sempre alla stessa ora.

I bambini si siedono insieme e l’educatore si siede con loro per tutto il tempo necessario, senza fretta e senza mai utilizzare modi sbrigativi.

Tutte le pietanze vanno offerte ai bambini già pronte invitandoli a masticare bene i cibi per poter assaporare meglio il gusto facendo notare i colori, gli odori e le forme delle diverse pietanze.

Si ringrazia la dott.ssa Ferodi e la chef Marika Seguso per le preziose indicazioni e gli indispensabili suggerimenti.

 
 
coccodrillo blu